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La Nutrizione

Sistema psicobiologico e alimentazione

Adelina Zanella, dietista
La nutrizione rappresenta una delle modalità più intime di relazione tra l’ambiente, che fornisce il cibo, e il sistema biologico che con l’assunzione, la digestione e l’assimilazione trasforma questo cibo in parte di sé. La psicobiologia osserva il funzionamento umano interpretando queste relazioni tra l’ambiente e la biologia che sono mediate dal comportamento.
L’alimentazione è regolata da sensazioni biologiche interne - fame e sazietà - che inducono l’assunzione del cibo e la sospensione di questo atto per un certo periodo di tempo.
Biologicamente queste due sensazioni dipendono da diversi fattori quali ad esempio la durata del digiuno, i bisogni nutrizionali, le condizioni generali dell’organismo e la presenza di particolari stati fisiologici o morbosi.
La visione del cibo, la sua presenza nel cavo orale, la permanenza nello stomaco inviano segnali fisiologici che inizialmente favoriscono e successivamente inibiscono la presa alimentare. Questo perché il cervello viene informato tramite “messaggi” ormonali e neurologici della qualità e quantità dei nutrienti ingeriti (fase postingestiva) e delle variazioni fisiologiche e metaboliche conseguenti all’ingestione di alimenti (fase pre- e postassorbitiva).
La sensazione di fame segue un ciclo di tipo circadiano sincronizzato dai periodi sonno-veglia a loro volta influenzati dall’alternanza buio-luce: infatti la sensazione di fame presenta un picco massimo nelle ore del primo pomeriggio e uno minimo nelle ore notturne, nelle quali scompare. Tale sincronicità è rafforzata o indebolita dal comportamento che determina le modalità dell’assunzione dei pasti: ad esempio la cadenza più o meno regolare della presa alimentare, la composizione e quantità dei cibi assunti.
Da quanto detto fin qui risulta che i “paletti biologici” che regolano l’assunzione del cibo sono la fame e la sazietà, ma che questi possono essere alterati da una serie di fattori di interazione tra l’esterno (ambiente) e l’interno (sistema biologico) influenzati dal comportamento.
Un esempio per tutti: seguire un regime alimentare insufficiente rispetto le necessità dell’organismo. Infatti determinare la fine di un pasto o la mancata assunzione di cibo non ascoltando i segnali interni (fame e sazietà), ma decidendolo cognitivamente (es. dieta restrittiva), a lungo andare altera la sincronizzazione di quei meccanismi metabolici, ormonali, neurologici che regolano la nostra nutrizione. Ma poiché non siamo in grado di controllare anche la cascata di effetti biologici conseguenti all’ingestione di cibo, il nostro organismo si difenderà dall’insufficiente presa alimentare determinando la perdita del controllo caratteristica delle abbuffate.
La riabilitazione nutrizionale dei DCA si propone di ristabilire le funzioni biologiche di regolazione dell’alimentazione, imparando a riconoscere e ad affidarsi ai segnali interni, sospendendo regimi dietetici incongrui qualitativamente e quantitativamente.