Statuto e Regolamento
STATUTO E REGOLAMENTO INTERNO IN VIGORE DAL 24 SETTEMBRE 2020
secondo le norme dettate dal D.Lgs. 117/2017 (Riforma del Terzo Settore)
STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE A.D.A.O. FRIULI
Organizzazione di Volontariato (ODV)
ART. 1
(Denominazione, sede e durata)
E’ costituita fra i presenti, ai sensi del Codice civile e del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (in seguito denominato “Codice del Terzo settore”), un’associazione non riconosciuta avente la seguente denominazione :
“ADAO FRIULI ODV”, da ora in avanti denominata “associazione”, con sede legale nel Comune di PRATA DI PORDENONE in Via don Giovanni Pujatti n.8 – C.F. 91056380933 e con durata illimitata.
L’eventuale successivo cambio di sede non comporterà variazione dello statuto ma dovrà essere votata dall’assemblea dei soci con il quorum previsto per le modifiche statutarie.
ART. 2
(Scopo, finalità e attività)
L'associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento prevalentemente in favore di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore, avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei volontari associati (riportare integralmente una o più delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 comma 1 lettera da a) a z) del D.Lgs. 117/17):
a) interventi e servizi sociali ai sensi dell'articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni;
b) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
c) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo.
L’Associazione intende concretizzare la/le attività di interesse generale sopra riportate, attraverso le seguenti azioni:
• difendere i diritti fondamentali delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile, e delle loro famiglie, attraverso molteplici e differenziati interventi pubblici e privati;
• promuovere ogni sorta di azione diretta a sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alle problematiche dei disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile;
• richiamare l’attenzione degli organi legislativi, amministrativi e sanitari dello Stato, della Regione, degli Enti locali e delle ASL, al fine di promuovere e sostenere iniziative atte a migliorare i servizi di assistenza e le condizioni di vita attraverso azioni normative, assistenziali e di coordinamento;
• stimolare i servizi preposti alla cura e all’assistenza affinché sia garantita la presa in carico, la continuità terapeutica e riabilitativa per le persone sofferenti per disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile anche attraverso la formazione, l’aggiornamento e la qualificazione degli operatori, dei volontari e dei familiari nonché attraverso la presenza di idonee figure professionali;
• proporre, stimolare e sostenere le iniziative di prevenzione, affiancare e sostenere le associazioni scientifiche, di ricerca e studio che si occupano di disturbi alimentari del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile;
• richiedere la creazione e/o il miglioramento e della necessaria rete di strutture e servizi negli ospedali e nel territorio;
• promuovere la raccolta di dati e la ricerca per studi statistici ed epidemiologici;
• ricevere contributi, donazioni, lasciti testamentari, raccogliere fondi per gli scopi dell’associazione e destinarli al conseguimento di fini statutari;
• collaborare con enti pubblici e privati per lo sviluppo dei collegamenti e degli scambi di informazioni;
• realizzare tutto ciò che gli organi associativi ai vari livelli riterranno opportuno per il conseguimento degli scopi prefissi;
• predisporre e favorire la pubblicazione di libri, riviste e notiziari atti alla diffusione delle informazioni e delle conoscenze scientifiche.
L’Associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del Terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti che saranno definiti con apposito Decreto ministeriale.
L’associazione può esercitare anche attività di raccolta fondi - attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva - al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.
ART. 3
(Ammissione e numero degli associati)
Il numero degli associati è illimitato ma, in ogni caso, non può essere inferiore al minimo stabilito dalla Legge.
Possono aderire all’associazione le persone fisiche e gli enti del Terzo settore o senza scopo di lucro che condividono le finalità della stessa e che partecipano alle attività dell’associazione con la loro opera, con le loro competenze e conoscenze.
Chi intende essere ammesso come associato dovrà presentare all'Organo di amministrazione una domanda scritta che dovrà contenere:
- l'indicazione del nome, cognome, residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale nonché recapiti telefonici e indirizzo di posta elettronica;
- la dichiarazione di conoscere ed accettare integralmente il presente Statuto, gli eventuali regolamenti e di attenersi alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;
L'Organo di amministrazione delibera sulla domanda secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e le attività di interesse generale svolte.
La deliberazione di ammissione deve essere comunicata all'interessato e annotata, a cura dell'Organo di amministrazione, nel libro degli associati.
L'Organo di amministrazione deve, entro 60 giorni, motivare la deliberazione di rigetto della domanda di ammissione e comunicarla agli interessati.
Qualora la domanda di ammissione non sia accolta dall'Organo di amministrazione, chi l'ha proposta può entro 60 giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto, chiedere che sull'istanza si pronunci l'Assemblea, che delibera sulle domande non accolte, se non appositamente convocati, in occasione della loro successiva convocazione.
Lo status di associato ha carattere permanente e può venire meno solo nei casi previsti dall’art. 5. Non sono pertanto ammesse adesioni che violino tale principio, introducendo criteri di ammissione strumentalmente limitativi di diritti o a termine.
ART. 4
(Diritti e obblighi degli associati)
Gli associati hanno il diritto di:
- eleggere gli organi associativi e di essere eletti negli stessi;
- essere informati sulle attività dell’associazione e controllarne l’andamento;
- frequentare i locali dell’associazione;
- partecipare a tutte le iniziative e manifestazioni promosse dall’associazione;
- concorrere all’elaborazione ed approvare il programma di attività;
- essere rimborsati dalle spese effettivamente sostenute e documentate;
- prendere atto dell’odine del giorno delle assemblee, prendere visione dei bilanci e consultare i libri associativi;
Gli associati hanno l’obbligo di:
- rispettare il presente Statuto e gli eventuali Regolamenti interni;
- svolgere la propria attività verso gli altri in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, anche indiretto;
- versare la quota associativa secondo l’importo, le modalità di versamento e i termini annualmente stabiliti dall’Assemblea;
ART. 5
(Perdita della qualifica di associato)
La qualifica di associato si perde per morte, recesso o esclusione.
L’associato che contravviene gravemente agli obblighi del presente Statuto, negli eventuali Regolamenti interni e nelle deliberazioni degli organi associativi, oppure arreca danni materiali o morali di una certa gravità all’associazione, può essere escluso dall’associazione mediante deliberazione dell’Assemblea con voto segreto e dopo aver ascoltato le giustificazioni dell’interessato. La deliberazione di esclusione dovrà essere comunicata adeguatamente all’associato che potrà presentare le proprie controdeduzioni.
L’associato può sempre recedere dall’associazione.
Chi intende recedere dall’associazione deve comunicare in forma scritta la sua decisione all’Organo di amministrazione, il quale dovrà adottare una apposita deliberazione da comunicare adeguatamente all’associato.
La dichiarazione di recesso ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatta almeno 3 mesi prima.
I diritti di partecipazione all’associazione non sono trasferibili.
Le somme versate a titolo di quota associativa non sono rimborsabili, rivalutabili e trasmissibili.
Gli associati che comunque abbiano cessato di appartenere all’associazione non hanno alcun diritto sul patrimonio della stessa.
ART. 6
(Organi)
Sono organi dell’associazione:
- l’Assemblea;
- l’Organo di amministrazione;
- l’Organo di Controllo;
- Il Revisore Legale dei Conti;
Ai componenti degli organi associativi non può essere attribuito alcun compenso, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per l'attività prestata ai fini dello svolgimento della funzione.
ART. 7
(Assemblea)
Nell’Assemblea hanno diritto di voto tutti coloro che sono iscritti, da almeno 3 mesi, nel libro degli associati.
Ciascun associato ha un voto.
Ciascun associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato mediante delega scritta, anche in calce all’avviso di convocazione. Ciascun associato può rappresentare sino ad un massimo di 3 associati.
Si applicano i co. 4 e 5, art. 2372 del Codice civile, in quanto compatibili.
La convocazione dell’Assemblea avviene mediante comunicazione scritta, contenente il luogo, la data e l’ora di prima e seconda convocazione e l’ordine del giorno, spedita almeno 15 giorni prima della data fissata per l’Assemblea all’indirizzo risultante dal libro degli associati.
L’Assemblea si riunisce almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio di esercizio.
L’Assemblea deve essere inoltre convocata quando se ne ravvisa la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati.
L’Assemblea ha le seguenti competenze inderogabili:
- nomina e revoca i componenti degli organi associativi (di amministrazione e di controllo se necessario) e, se previsto, il soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
- approva il bilancio di esercizio;
- delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi associativi, ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. 117/2017, e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
- delibera sull'esclusione degli associati;
- delibera, con la maggioranza qualificata, sulle modificazioni dello Statuto (ex Art. 21 c. 2 del C.C.);
- approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
- delibera, con la maggioranza qualificata, lo scioglimento (ex Art. 21 c. 3 del C. C.), la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione;
- delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla Legge, dall’Atto costitutivo o dallo Statuto alla sua competenza.
L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione con la presenza della metà più uno degli associati presenti, in proprio o per delega, e in seconda convocazione qualunque sia il numero degli associati presenti, in proprio o per delega.
L’Assemblea delibera a maggioranza di voti. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non hanno voto.
Per modificare lo Statuto occorre la presenza di almeno ¾ degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno ¾ degli associati.
ART. 8
(Organo di amministrazione)
L’Organo di amministrazione opera in attuazione delle volontà e degli indirizzi generali dell’Assemblea alla quale risponde direttamente e dalla quale può essere, per gravi motivi, revocato con motivazione.
Rientra nella sfera di competenza dell’Organo di amministrazione tutto quanto non sia per Legge o per Statuto di pertinenza esclusiva dell’Assemblea o di altri organi associativi.
In particolare, e tra gli altri, sono compiti di questo organo:
- eseguire le deliberazioni dell’Assemblea;
- formulare i programmi di attività associativa sulla base delle linee approvate dall’Assemblea;
- predisporre il Bilancio di esercizio e l’eventuale Bilancio sociale;
- predisporre tutti gli elementi utili all’Assemblea per la previsione e la programmazione economica dell’esercizio; - deliberare l’ammissione e l’esclusione degli associati;
- deliberare le azioni disciplinari nei confronti degli associati;
- stipulare tutti gli atti e contratti inerenti le attività associative;
- curare la gestione di tutti i beni mobili e immobili di proprietà dell’associazione o ad essa affidati;
L’Organo di amministrazione è formato da un numero di componenti, compreso tra 3 e 7, nominati dall’Assemblea per la durata di 3 (tre) anni e sono rieleggibili per n.5 (cinque) mandati.
Tutti gli amministratori sono scelti tra le persone fisiche associate ovvero indicate dagli enti associati: si applica l'art. 2382 Codice civile riguardo alle cause di ineleggibilità e di decadenza.
L’Organo di amministrazione è validamente costituito quando è presente la maggioranza dei componenti.
Le deliberazioni dell’Organo di amministrazione sono assunte a maggioranza dei presenti.
Gli amministratori, entro 30 giorni dalla notizia della loro nomina, devono chiederne l'iscrizione nel Registro unico nazionale del terzo settore indicando, oltre alle informazioni previste nel co. 6, art. 26 del Codice del terzo settore, a quali di essi è attribuita la rappresentanza dell'associazione e precisando se disgiuntamente o congiuntamente.
Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale, pertanto le limitazioni di tale potere non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel suddetto Registro o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza.
ART. 9
(Presidente)
Il Presidente rappresenta legalmente l’associazione - nei rapporti interni ed in quelli esterni, nei confronti di terzi ed in giudizio - e compie tutti gli atti che lo impegnano verso l’esterno.
Il Presidente è eletto dall’Assemblea tra i propri componenti a maggioranza dei presenti.
Il Presidente dura in carica quanto l’Organo di amministrazione e cessa per scadenza del mandato, per dimissioni volontarie o per eventuale revoca, per gravi motivi, decisa dall’Assemblea, con la maggioranza dei presenti.
Almeno un mese prima della scadenza del mandato dell’Organo di amministrazione, il Presidente convoca l’Assemblea per la nomina del nuovo Presidente.
Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea e l’Organo di amministrazione, svolge l’ordinaria amministrazione sulla base delle direttive di tali organi, riferendo a quest’ultimo in merito all’attività compiuta.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia impossibilitato nell’esercizio delle sue funzioni.
ART.10
(l’Organo di Controllo)
Ai verificarsi delle condizioni previste dall’Art. 30 c. 2 del D.Lgs n. 117/2017, l’Assemblea procede alla nomina dell’Organo di Controllo.
ART.11
(Il Revisore Legale dei Conti)
Al verificarsi delle condizioni previste dall’Art. 31 c. 1 del D.Lgs. n. 117/2017, l’Assemblea procede alla nomina del Revisore legale dei conti.
ART. 12
(Patrimonio)
Il patrimonio dell’associazione – comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi ed altre entrate comunque denominate – è utilizzato per lo svolgimento delle attività statutarie ai fini dell’esclusivo perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
ART. 13
(Divieto di distribuzione degli utili)
L’associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate, ai propri associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi associativi, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
ART. 14
(Risorse economiche)
L’associazione può trarre le risorse economiche, necessarie al suo funzionamento e allo svolgimento della propria attività, da fonti diverse, quali: quote associative, contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali, proventi da attività di raccolta fondi nonché dalle attività diverse da quelle di interesse generale, di cui all’art. 6 del Codice del Terzo settore.
Per le attività di interesse generale prestate, l’associazione può ricevere soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate.
ART. 15
(Bilancio di esercizio)
L’associazione deve redigere il bilancio di esercizio annuale e con decorrenza dal primo gennaio di ogni anno.
Esso è predisposto dall’Organo di amministrazione, viene approvato dalla Assemblea entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio cui si riferisce il bilancio e depositato presso il Registro unico nazionale del terzo settore.
ART. 16
(Libri)
L’associazione deve tenere i seguenti libri:
- libro degli associati, tenuto a cura dell'Organo di amministrazione;
- registro dei volontari, che svolgono la loro attività in modo occasionale;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, in cui devono essere trascritti anche i verbali redatti per atto pubblico, tenuto a cura dell'Organo di amministrazione;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'Organo di amministrazione, tenuto a cura dello stesso organo;
Gli associati hanno diritto di esaminare i suddetti libri associativi secondo le seguenti modalità:
presa di visione diretta presso la sede dell’Associazione.
ART. 17
(Volontari)
I volontari sono persone che per loro libera scelta svolgono, per il tramite dell’associazione, attività in favore della comunità e del bene comune, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità.
La loro attività deve essere svolta in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.
L'attività dei volontari non può essere retribuita in alcun modo, neppure dai beneficiari.
Ai volontari possono essere rimborsate dall'associazione soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l'attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall'Organo di amministrazione: sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario.
Le spese sostenute dai volontari possono essere rimborsate nei limiti di quanto previsto dall’art. 17 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n. 117
La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l'associazione.
L’associazione deve assicurare i volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi.
ART. 18
(Lavoratori)
L’associazione può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura esclusivamente nei limiti necessari al suo regolare funzionamento oppure nei limiti occorrenti a qualificare o specializzare l’attività svolta.
In ogni caso, il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore al 50% del numero dei volontari.
ART. 19
(Convenzioni)
Le convenzioni tra l’associazione di volontariato e le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 56 comma 1 del D.Lgs 117/2017 sono deliberate dall’organo di amministrazione che ne determina anche le modalità di attuazione e sono stipulate dal presidente dell’organizzazione, quale suo legale rappresentante.
Copia di ogni convenzione è custodita, a cura del presidente, presso la sede dell’associazione.
ART. 20
(Scioglimento e devoluzione del patrimonio residuo)
In caso di scioglimento dell’associazione, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore e salva diversa destinazione imposta dalla Legge, ad altri enti del Terzo settore, o ad altre organizzazioni di volontariato operanti in identico o analogo settore, nelle more della piena operatività del suddetto Ufficio.
L’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori preferibilmente scelti tra i propri associati.
ART. 21
(Rinvio)
Per quanto non è espressamente previsto dal presente Statuto, dagli eventuali Regolamenti interni e dalle deliberazioni degli organi associativi, si applica quanto previsto dal Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del terzo settore) e, in quanto compatibile, dal Codice civile.
REGOLAMENTO INTERNO DELL’ASSOCIAZIONE A.D.A.O. FRIULI
MODIFICATO IN DATA 26.03.2021 (DELIBERAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI 02/2021)
ART. 1
1. Il giorno 24 settembre 2020 si è provveduto ad approvare lo statuto secondo i criteri stabiliti dal Codice civile e del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (denominato “Codice del Terzo settore”);
2. L’organizzazione ha sede legale e operativa in via Don Giovanni Pujatti n. 8, nel comune di Prata di Pordenone, inoltre un’altra sede operativa si trova in Via Stazione, nel Comune di San Vito al Tagliamento.
ART. 2
L’organizzazione di volontariato è disciplinata dallo statuto approvato in assemblea che qui si ritiene riportato integralmente compresi i seguenti articoli che fungono da Regolamento Interno all’Associazione stessa e disciplinano gli aspetti organizzativi più particolari:
a) FINALITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE
1. La specifica finalità dell’organizzazione di volontariato è quella di perseguire il fine della solidarietà civile, culturale e sociale. Non ha fini di lucro ed è apartitica e aconfessionale.
Essa si propone di:
• difendere i diritti fondamentali delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile, e delle loro famiglie, attraverso molteplici e differenziati interventi pubblici e privati;
• promuovere ogni sorta di azione diretta a sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alle problematiche dei disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile;
• richiamare l’attenzione degli organi legislativi, amministrativi e sanitari dello Stato, della Regione, degli Enti locali e delle ASL, al fine di promuovere e sostenere iniziative atte a migliorare i servizi di assistenza e le condizioni di vita attraverso azioni normative, assistenziali e di coordinamento;
• stimolare i servizi preposti alla cura e all’assistenza affinché sia garantita la presa in carico, la continuità terapeutica e riabilitativa per le persone sofferenti per disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile anche attraverso la formazione, l’aggiornamento e la qualificazione degli operatori, dei volontari e dei familiari nonché attraverso la presenza di idonee figure professionali;
• proporre, stimolare e sostenere le iniziative di prevenzione, affiancare e sostenere le associazioni scientifiche, di ricerca e studio che si occupano di disturbi alimentari del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile;
• richiedere la creazione e/o il miglioramento e della necessaria rete di strutture e servizi negli ospedali e nel territorio;
• promuovere la raccolta di dati e la ricerca per studi statistici ed epidemiologici;
• ricevere contributi, donazioni, lasciti testamentari, raccogliere fondi per gli scopi dell’associazione e destinarli al conseguimento di fini statutari;
• collaborare con enti pubblici e privati per lo sviluppo dei collegamenti e degli scambi di informazioni;
• realizzare tutto ciò che gli organi associativi ai vari livelli riterranno opportuno per il conseguimento degli scopi prefissi;
• predisporre e favorire la pubblicazione di libri, riviste e notiziari atti alla diffusione delle informazioni e delle conoscenze scientifiche.
2. L’organizzazione di volontariato opera nel territorio della regione del Friuli, e persegue le medesime finalità e le disposizioni dell’Associazione Nazionale CONSULTANOI, di cui è affiliata. Si specifica pertanto che la maggioranza dei soci deve essere composta da familiari e che non possono far parte del Direttivo, ora Organo di Amministrazione, professionisti che si occupano di DCA.
b) GLI ADERENTI
1. Possono aderire all’associazione le persone fisiche e gli enti del Terzo settore o senza scopo di lucro che condividono le finalità della stessa e che partecipano alle attività dell’associazione con la loro opera, con le loro competenze e conoscenze. Il loro numero non può essere superiore al 50% del numero delle ODV associate, a mente dell’art. 32 CTS (Codice Terzo Settore)
2. Gli aderenti si dividono in soci ordinari, benemeriti e scientifici. Si intende per socio ordinario colui che versa la quota associativa minima stabilita; socio benemerito viene definito dall’Organo di Amministrazione colui che eroga particolari contributi all’associazione; si intende per soci scientifici coloro che, a giudizio dell’Organo di Amministrazione, si siano distinti nel campo della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile.
3. Gli aderenti fanno parte del registro soci che contempla tra gli iscritti i SOCI VOLONTARI, quest’ultimi godono di una copertura assicurativa finalizzata a tutelarli nell’esercizio della loro prestazione di volontariato.
4. Possono considerarsi aderenti anche coloro che per particolari motivi (trattamenti post ricovero – partecipazione agli incontri di auto mutuo aiuto) fruiscono delle varie iniziative promosse dall’associazione, per questo non compaiono sul registro SOCI ma sul registro FRUITORI, che verrà aggiornato annualmente dall’Organo di Amministrazione e trasmesso all’assicurazione per la sola copertura assicurativa legata alla fruizione dei servizi dell’associazione.
5. Tutti i Soci dell’organizzazione hanno il diritto di eleggere gli organi dell’associazione e di essere eletti. Essi hanno i diritti di informazione e di controllo stabiliti dallo statuto, hanno il diritto, inoltre, di essere rimborsati esclusivamente per le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, nei limiti stabiliti dall’organizzazione stessa.
Si specifica che i soci non possono in alcun modo essere retribuiti per prestazioni professionali prestate all’associazione nell’esercizio della loro professione.
6. Gli aderenti devono svolgere la loro attività in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro. Il comportamento verso gli altri aderenti e all’esterno dell’organizzazione è animato da spirito di solidarietà e attuato con correttezza e buona fede.
7. E’ prevista la formazione di un Comitato scientifico con carattere di sostegno e sviluppo delle conoscenze tecnico-scientifiche o delle iniziative intraprese all’interno e all’esterno dell’associazione e può essere costituito da un numero massimo di 7 (sette) persone. I componenti del Comitato scientifico sono nominati dall’Organo di Amministrazione fra le persone che abbiano particolare competenza tecnica, scientifica e professionale nel campo dei disturbi del comportamento alimentare, dell’obesità e del disagio giovanile. Due componenti del Comitato scientifico partecipano di diritto all’Organo di Amministrazione dell’associazione, senza potere di voto, a titolo consultivo. Di questi, uno è scelto di volta in volta dal Presidente dell’associazione e uno è indicato dal Comitato scientifico. Il Comitato scientifico decade assieme all’Organo di Amministrazione.
8. L’Organo di Amministrazione provvede - con apposita deliberazione - alla ratifica della perdita di qualifica dell’associato in caso di morte e di recesso dei soci (dimissioni volontarie), mentre l’Assemblea è chiamata a deliberare in caso di esclusione di un socio per gravi violazioni (Art.25 CTS).
c) I CONTRIBUTI
1. I contributi ordinari sono costituiti dalla quota associativa degli aderenti, stabilita dall’Organo di Amministrazione.
2. I contributi straordinari, elargiti da aderenti o da altre persone fisiche e giuridiche, sono stabiliti dall’Organo di Amministrazione, che ne determina l’ammontare.
3. Le erogazioni liberali in denaro, e le donazioni sono accettate dall’Organo di Amministrazione, che delibera sull’utilizzazione di esse, in armonia con le finalità statutarie dell’associazione.
4. I soggetti che le elargiscono sono considerati benemeriti.
5. I lasciti testamentari sono accettati dall’Organo di Amministrazione, che delibera sull’utilizzazione di essi, in armonia con le finalità statutarie dell’organizzazione.
6. Il presidente attua le delibere e compie i relativi atti giuridici.
7. I proventi derivanti da attività commerciali o produttive marginali sono inserite in apposita voce del bilancio dell’organizzazione.
8. L’Organo di Amministrazione delibera sull’utilizzazione dei proventi, che deve essere comunque in armonia con le finalità statutarie dell’organizzazione e con i principi dello statuto.
d) LA RESPONSABILITÀ
1. Gli aderenti all’organizzazione sono assicurati per infortunio e per la responsabilità civile verso terzi ai sensi dell’art. 4 della L. 266/91.
2. L’organizzazione di volontariato risponde, con le proprie risorse economiche, dei danni causati per inosservanza delle convenzioni e dei contratti stipulati.
3. L’organizzazione di volontariato può assicurarsi per i danni derivanti da responsabilità contrattuale ed extra contrattuale dell’organizzazione stessa.