5 per mille: non un regalo ma un diritto (Incontri)
Commento di Marco Granelli al decreto
Pubblichiamo di seguito il commento di Marco Granelli, Presidente di CSVnet, al decreto Milleproroghe approvato il 22 dicembre 2010 "5 per mille: non è un regalo ma un diritto"
“Esprimo soddisfazione per il reintegro delle risorse per il 5 per mille – afferma Marco Granelli – presidente di CSVnet, il Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato –. In questo modo i cittadini italiani potranno ancora una volta scegliere a chi dare il 5 per mille delle proprie tasse.
Nel 2008 il 35% dei cittadini contribuenti aveva utilizzato questo strumento ed in particolare uno su quattro aveva dimostrato di conoscere e di fidarsi di un ente non-profit a cui aveva scelto di destinare il proprio contributo.
Ora questo sarà possibile anche per i redditi 2010: si tratta di un risultato ottenuto faticosamente, che arriva ultimo fra gli ultimi provvedimenti dell’anno e in cattiva compagnia: restano i tagli ai fondi sociali che la Finanziaria ha confermato nell’ordine del 66% rispetto all’anno scorso. Le risposte ai bisogni dei cittadini e i servizi nel territorio sono a rischio.
Ci piacerebbe – continua Granelli - che Governo e Parlamento si ricordassero del volontariato e del non-profit non solo quando ci sono le emergenze, o quando ci sono le iniziative pubbliche, ma anche e soprattutto quando si studiano e si programmano gli interventi, quando si fanno le scelte di bilancio per il futuro del paese.
Chiediamo maggiore considerazione, perché il non-profit riscuote oggi molta fiducia da parte dei cittadini e perché è vicino ai bisogni e alla quotidianità delle persone proprio quando la crisi si fa più sentire e sono necessarie scelte forti. I dati della Banca d’Italia parlano chiaro: aumenta il divario fra ricchi e poveri nel nostro paese, il 10% possiede il 50% delle ricchezze.
Speriamo che il Decreto – conclude il presidente di CSVnet - sia celermente convertito in Legge e che nel frattempo si decida di dare al non-profit il 5 per mille delle dichiarazioni 2009: fino ad ora è stato erogato solo quello del 2008, e siamo quindi con due anni di ritardo. La sensazione è che sia ancora una volta il non-profit a fare da banca allo Stato.
Auspichiamo anche che per il 5 per mille ci sia sempre più chiarezza, meno burocrazia, sempre nel rispetto di quelle regole che aiutano i cittadini a scegliere (oggi ancora 3,5 milioni di cittadini, il 25%, non indica la singola associazione ma solo la categoria), non per sentito dire o per la grande pubblicità, ma per sostenere un’associazione che conoscono, di cui si fidano personalmente e per la quale magari fanno anche qualche ora di volontariato.”